Mercien fissò Cavaliere25 ed annuì.
Ad un tratto si udirono dei passi.
Era Raos, il servo di Missan.
“Come sta la prigioniera?” Chiese avvicinandosi alle sbarre.
“Come tutti coloro che sono costretti a stare in gabbia.” Rispose Mercien.
“Beh, fatela mangiare e bere come si conviene.” Disse Raos. “Ha bisogno di forze e di essere presentabile.”
“Che vuol dire?” Domandò Mercien.
“E’ così difficile da capire?” Fissandolo Raos. “L’ambasciatore ha richiesto la sua compagnia per stanotte.”
Mercien allora scoppiò a ridere.
“Eh, il nostro ambasciatore!” Esclamò.
Raos annuì e andò via.
“Su, che stasera ti faremo divertire, amica mia!” Disse Mercien a Giselle.
E questa, con vivo terrore negli occhi, si voltò a fissare Cavaliere25, come a chiederne inconsciamente l’aiuto.
Poi, davanti alle impietose ed inumane risate di Mercien, la donna si abbandonò ad un pianto disperato.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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