"E' così..." esitai a trovare le parole, mentre con una mano sistemavo il mantello. "austero..."
Cercai di non farmi impressionare da quella vista e di non metterlo a confronto con la gaiezza e i vivaci colori del castello di Beauchamps. Anche il paesaggio non aveva nulla a che fare con la spensierata campagna che circondava la residenza della mia infanzia. Non c'erano campi dorati o prati verdeggianti, ma una scogliera brumosa a picco sul mare, dominata dall'imponente castello.
I venti sembravano scivolare sulle sue mura come carezze.
Tutto intorno il sole illuminava una campagna dormiente, qualche albero solitario che si ergeva sfidando i venti e piccole fattorie disseminate qua e là, la cui presenza era segnalata dal fumo del focolare.
Il sole stava tramontando ormai.
"Non riesco a credere che mia madre sia cresciuta qui..." mormorai.
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Ama, ragazza, ama follemente... e se ti dicono che è peccato, ama il tuo peccato e sarai innocente.
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