Melisendra si alzò e si diresse verso Tyler.
“Era da un bel po’” disse questi “che non entravo in una chiesa per pregare… c’è una pace quasi irreale qui… forse in quest’ora sono stato davvero sereno… come non mi capitava da tempo…” parlava e si guardava intorno “… sai, davanti a quell’altare… non so, ma mi sei apparsa diversa… la ragazzina che ho conosciuto ad Animos è di colpo cresciuta…” fissandola. “Si…” mormorò “… forse è meglio andare…”
I due allora uscirono dalla chiesa e rimontarono in sella ai loro cavalli.
Un attimo dopo erano di nuovo sulla strada per Trafford Bridge.
Galopparono così tra alberi sferzati dal vento ed un cielo che enigmatico celava e poi mostrava le sue stelle.
Una danza di nuvole attraversava quel cielo, quasi confondendosi con le tenebre che sembravano aver di colpo raggiunto il firmamento.
E in tutto questo il sibilo del vento echeggiava sinistro e cupo attorno a loro.
Ad un tratto l’aria si fece più umida.
Risalirono una bassa collina che dall’atra parte delle sue pendici dava l’accesso alla costa.
E qui, tra l’odore del mare ed il fruscio delle onde, apparvero le alte scogliere di Trafford Bridge.
“Ecco il castello.” Fece Tyler, indicando con un dito una maestosa costruzione che dominava con la sua sagoma imponente quel gotico scenario.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
|