Discussione: Il Giglio Verde
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Vecchio 17-10-2011, 01.47.54   #661
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
“Bah… sinceramente non ti capisco…” mormorò Renart mentre fissava Talia “… stessa barca? Cosa vuoi dire? Cosa hai da spartire con quello, tu?” Guardò poi davanti a loro la sagoma di Tafferuille che si allontanava. “Alla taverna? Mah, nulla di che…” continuò con fare distratto “… ho bevuto qualche bicchiere e cantato qualcuna delle canzoni che un gruppo di gitani ha improvvisato… poi, per il resto del tempo, ho atteso te nel luogo del nostro appuntamento…”
Poco dopo i tre giunsero al carrozzone.
Qui erano in atto le prove per uno degli spettacoli che la compagnia aveva nel suo repertorio.
“Alla buonora!” Esclamò il vecchio Essien. “Lieto che non abbiate perso la strada per ritrovarci! Temevamo di aver smarrito Colombina ed il suo spasimante!”
“Padrone, siamo giovani ed ogni tanto qualche svago ci sarà pur concesso, no?” Sorridendo malizioso Renart e stringendo a sé Talia.
“Non durante il tempo da dedicare alle prove!” Tuonò Essien. “E da quando poi la tua favella è diventata così lesta ed arguta? Ti consiglio di conservare questo tuo insolito estro per le prove, mio buon Adone!”
“Adone?” Ripeté sorpreso Renart. “Cos’è, il nome di un nuovo personaggio nello spettacolo? Avete cambiato copione, padrone?”
“Hai ragione, amico!” Mordendosi le labbra Essien. “Tu non puoi interpretare Adone… no, per te occorre un altro mitico bellone… vediamo… si, Narciso!” Esclamò sarcastico. “Tanto bello da innamorarsi della sua stessa immagine riflessa… ma tanto scemo da morire nel cercare di abbracciarla!”
Renart sgranò gli occhi.
“Avanti, indossate i costumi che tocca a voi!” Continuò Essien, fissando Talia ed il bel soldato.
“Essien…” mormorò Tafferuille “… prima di cominciare dovrei parlarti…”
“E’ urgente?”
“Temo di si…” rispose l’uomo dalla maschera.
Essien allora, senza batter ciglio, si allontanò con lui nella campagna che circondava il carrozzone.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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