Angry, a quelle parole di Altea, non rispose nulla e si ritirò, palesando però fastidio.
Ad un tratto dei rumori e poi una figura si mostrò nel cortile del palazzo: era Lyo.
Roowey rincorse il giovane.
“Non potete giungere qui senza invito, messere.” Disse il servitore. “Ora abbiate la compiacenza di andarvene.”
In quel momento arrivò anche Altea e parlò al giovane cavaliere.
“State tranquilla…” rispose mostrando indifferenza questi “… non sono qui per voi… sinceramente delle vostre sorti a me non interessa più nulla… sono qui perché desidero incontrare il padrone di casa.” Queste ultime parole risuonarono con un profondo senso di disprezzo verso tutti coloro che abitavano quel luogo.
“Lord Carrinton non è qui, messere.” Disse Roowey.
“Dobbiamo portarlo via da qui, Daniel!” Fece Marco a suo fratello, mentre entrambi spiavano tutta la scena da un cespuglio presso il cancello d’ingresso. “Prima che si metta seriamente nei guai!”
Il giovane allora fissò prima Daniel e poi Lyo nel cortile del palazzo.
“Al diavolo!” Esclamò. “Viene, Daniel!” E si avvicinò a Lyo. “Andiamo, in questo posto non vi è nulla per noi.” Prendendolo per un braccio.
Ma proprio in quel momento una carrozza entrò nel cortile.
“Eppure credevo di essere stato chiaro…” scendendo dalla carrozza lord Carrinton “… sir Guisgard doveva tenere lontano da me i suoi cani…” fissando i tre.
“Questi due scudieri sono con me!” Disse Lyo a Carrinton.
“Questo, mio buon cavaliere, non rende meno forte il mio disappunto…” replicò Carrinton “... vi ricordo che ho diritto di vita e di morte sulle mie terre…” ed un lampo attraversò il suo sguardo.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
|