La misteriosa ombra fissò con quei suoi occhi chiari Cavaliere25.
“Allora non sei solo un ladro…” disse “… ma anche un assassino… sei complice dei rapitori di quella donna… credi forse che questa Bibbia possa lavare le tue colpe? Che possa assolvere i tuoi peccati? Credi davvero che la misericordia che stai mostrando per quell’infelice salvi la tua anima?” Accennò un sorriso beffardo. “No… le tue colpe sono peggiori di quelle dei tuoi complici… loro sono miscredenti, atei, rinnegati… ma tu invece, giungendo qui a rubare questa Bibbia, mostri di conoscere il dono della Fede… per questo per te non ci sarà la pietà mostrata al buon Samaritano, né il perdono concesso al Figliol Prodigo… no, per te ci sarà il giusto castigo…”
Un raggio di Sole riuscì allora a penetrare nella navata, giungendo a sfiorare i volti delle statue di San Giacomo e di San Michele, che sembravano puntare le loro armi, la spada il primo e la lancia il secondo, verso Cavaliere25.
Un attimo dopo la porta della chiesetta si aprì alle spalle di quella misteriosa ombra, rivelandone così finalmente il volto e dando forma ed immagine, grazie alla luce del giorno, a quel mondo fino a quel momento celato nella penombra.