“Mio fratello ha ragione…” disse Marco “… ti accompagneremo. In tre il cammino è più piacevole.”
Lyo fissò Daniel e Marco ed un sorriso illuminò il suo volto.
“Grazie, amici miei.” Sussurrò ai due ragazzi. “Grazie…”
Così, i tre ripresero il cammino.
“Volete che vi parli di lei?” Durante il cammino Lyo. “Io non farei altro, credetemi… il mio pensiero è sempre rivolto a lei… è una ragazza speciale… i suoi capelli sono di un rosso delicato, simile al Sole nel cuore del tardo meriggio…” sorrise “… una ciocca ribelle scende spesso sul suo bellissimo volto e lei, quasi senza badarci, ci gioca intrecciandola fra le dita… la sua pelle è bianca come la ceramica greca e nei gli occhi sembrano essere racchiusi i mille colori che vestono il giorno durante il suo tragitto dall’aurora al crepuscolo… io più volte ho attraversato quei colori… mi capita spesso di notte, nei miei sogni…”
“Ehm…” fece Marco quasi timoroso di interrompere Lyo “… ha un nome questa donna? Da come ne parlate sembra uscita da un poema…”
Lyo sorrise, come se le parole di Marco lo avessero destato da un sogno ad occhi aperti.
“Certo che ha un nome…” rispose “… il buon Dio Ha dato un nome ad ogni Sua creazione… Altea…” sospirò “… il suo nome è Altea…”
In quel momento i tre videro in lontananza la dimora di lady Sophia.
Poco dopo raggiunsero il cancello di quella casa.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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