Giselle, a quelle parole di Cavaliere25, non riuscì a trattenere le lacrime.
“Vi prego…” con le lacrime che rigavano il suo volto “… io… io non ho altre speranze oltre voi… voi non siete come loro, siete diverso, lo sento… se lo chiedessi all’altro carceriere lui correrebbe a dirlo al suo padrone… vi prego… ascoltatemi…” cercando di farsi coraggio “… voi potete uscire ed entrare quando volete… ecco, quando vi danno il permesso di allontanarvi… non vi sarà difficile procurarvi una Bibbia… basta raggiungere una chiesa… vi prego… nessuno potrebbe sospettare di voi…”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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