10-10-2011, 15.00.31
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#564
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Cittadino di Camelot
Registrazione: 08-04-2010
Residenza: Ignota ai più
Messaggi: 2,235
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“Vi sbagliate...” dissi scuotendo la testa, mentre l’uomo stava ancora parlando “Vi sbagliate, e per un motivo semplicissimo: voi non dovete affatto fidarvi di me, perché non occorre che io sappia niente di voi e dei vostri piani, niente di preciso! Così come non occorre che voi sappiate niente di me e di ciò che mi spinge a far questo... questo vi tutelerebbe, credo! E tutelerebbe anche me...”
I miei occhi rimasero fermi nei suoi, in attesa.
Lo vedevo riflettere, valutare... il cuore mi batteva forte e le gambe mi tremavano... sapevo che tutto il mio futuro dipendeva da quell’uomo, la mia vita dipendeva dalle sue decisioni, quella promessa che avevo fatto a me stessa tempo prima e tutto ciò che essa comportava per il mio passato e il futuro era in ballo... mille e più pensieri mi vorticavano in testa, mille paure.
Eppure non mi mossi e non parlai oltre, sapevo che la decisione spettava a lui ora e niente di ciò che potevo fare o dire, ormai, avrebbe avuto più peso.
Ero immobile, con la schiena diritta e le braccia lungo il corpo, gli occhi fermi e il mento alto... attendevo.
Poi quelle sue parole...
Citazione:
Originalmente inviato da Guisgard
“...non posso correre il rischio di fidarmi di voi… sono tempi difficili, dove il fratello uccide il fratello ed il figlio tradisce la propria madre… essere il capo è una condanna, non un onore… si finisce per decidere costantemente sulla vita altrui… ed è angosciante… ma non posso fare diversamente… che Dio abbia pietà di tutti noi…” chiuse per un istante gli occhi, per poi aprirli e fissare nuovamente Talia “… uccidetela e fate fare al suo cadavere la stessa fine degli altri.” Sentenziò.
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La terra mi mancò sotto i piedi, mentre un brivido mi correva lungo tutta la schiena... spalancai gli occhi e lo fissai, senza parole...
Il tempo mi parve che si fosse fermato all’improvviso e il silenzio di quell’antro mi sembrò diventare opprimente... e poi il freddo: improvvisamente mi accorsi di quanto fosse freddo laggiù... troppo, troppo freddo!
Inspirai e serrai i denti, mantenendo lo sguardo fisso su di lui... sentivo che il mio corpo era teso e tutti i sensi all’erta, ma non scorgevo via di fuga... ero sola laggiù... mi sentii in gabbia, in trappola...
Mi sembrò che fosse passato un secolo quando, infine, qualcuno parlò.
Citazione:
Originalmente inviato da Guisgard
“Un momento!” Disse all’improvviso una voce celata fra loro.
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Vidi che tutti si voltarono di scatto verso il punto da cui era giunta quella voce... e io con gli altri, chiedendomi cosa stesse per accadere... chiedendomi cosa ne sarebbe stato di me... sperando, inconsciamente, in una alquanto improbabile via di fuga.
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** Talia **
"Essere profondamente amati ci rende forti.
Amare profondamente ci rende coraggiosi."
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