Nell’antro di quelle catacombe scese un irreale silenzio mentre Talia parlava a tutti loro.
“Già, un’attrice!” Esclamò all’improvviso uno di quelli. “E magari sta già recitando la sua parte con noi!”
“Gaven ha ragione!” Intervenne un altro. “Perché dovremmo crederle? Magari sta mentendo solo per salvarsi la vita!”
“Oppure, forse, la sua messa in scena nasconde solo una vile trappola! Una trappola preparata apposta per noi!”
“Si e forse lei è proprio una ginestrina!” Gridò un altro ancora.
“Silenzio…” disse colui che aveva dato la possibilità a Talia di parlare.
Fissò allora la ragazza con i suoi occhi indagatori.
“In verità” rivolgendosi poi a Talia “la vostra è un’ottima idea… Ostyen è la roccaforte dei Ginestrini, la loro città culto e simbolo del governo repubblicano… già, darei qualsiasi cosa per avere occhi, orecchie e labbra fra le sue mura…”
“Signore, non possiamo fidarci…” intervenne uno di loro.
“Già, darei qualsiasi cosa…” riprese l’uomo dopo aver zittito il suo compagno con un cenno “… ma non la vita dei miei uomini… se mi fidassi di voi, mademoiselle, metterei in pericolo la vita dei miei uomini e le ultime speranze di riportare questo stato alla ragione, quella vera…” esitò “… io non so quanto ci sia di vero nelle vostre parole e nelle vostre intenzioni, ma non posso correre il rischio di fidarmi di voi… sono tempi difficili, dove il fratello uccide il fratello ed il figlio tradisce la propria madre… essere il capo è una condanna, non un onore… si finisce per decidere costantemente sulla vita altrui… ed è angosciante… ma non posso fare diversamente… che Dio abbia pietà di tutti noi…” chiuse per un istante gli occhi, per poi aprirli e fissare nuovamente Talia “… uccidetela e fate fare al suo cadavere la stessa fine degli altri.” Sentenziò.
“Si, signore!” Esclamò uno dei suoi.
“Un momento!” Disse all’improvviso una voce celata fra loro.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
|