Discussione: Il Giglio Verde
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Vecchio 06-10-2011, 03.03.31   #526
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Cavaliere della tavola rotonda
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
“Degli zingari accampati qui vicino?” Ripeté Arthos dopo aver udito il racconto di Daniel e Marco. “Beh, si raccontano strane leggende su di loro, non è vero, ragazzi?” Voltandosi verso i soldati.
“Si dice che mangino i ragazzi troppo curiosi!” Disse uno di questi.
“E che con la loro pelle facciano strumenti musicali!” Aggiunse un altro.
“Però, pare, che le loro donne siano bellissime!” Fece eco ai primi due un terzo soldato.
“Davvero?” Fece Arthos. “E voi, ragazzi, ne avete visto di belle donne fra loro?” Chiese a Daniel e a suo fratello.
“Beh, se sono ritornati qui, non credo ne abbiano incontrate!” Intervenne uno dei soldati, per poi scoppiare a ridere.
Un attimo dopo tutti gli altri lo imitarono.
“Suvvia, ragazzi!” Ridendo anche Arthos. “Stiamo scherzando! Del resto svagarsi un po’ fa sempre bene!” Fissando i due fratelli.
“Già, magari con qualche bella zingara!” Aggiunse uno dei soldati continuando a ridere.
“Quegli zingari staranno cercando solo un luogo in cui accamparsi” tornando serio Arthos “e fino a quando non causano noie possono pure restare dove sono.”
In quel momento apparve una figura davanti a loro.
“Lyo, cosa ci fai in piedi?” Stupito Arthos. “Devi riposare!”
“Sto meglio, tranquillo, amico mio…” rispose il giovane cavaliere “… sono stanco di restare chiuso fra quattro mura… ho bisogno di uscire, cavalcare nella campagna…”
“Ti sei bevuto il cervello?”
“Vuoi vedermi rammollito, Arthos? Ho bisogno d’aria… voglio uscire col mio cavallo.”
“E dove saresti diretto, di grazia?” Domandò Arthos.
“Non so…” rispose Lyo “… ho bisogno d’aria…”
“Perché una vocina mi dice che vuoi recarti da lady Sophia?”
Lyo non rispose.
“Devi toglietela dalla testa, amico mio…” continuò Arhos.
“Di chi parli? Io non ti capisco…”
“Lo sai… parlo della bella irlandese… lady Altea… amico, lei non prova alcun interesse per te… su, devi dimenticarla, al mondo ci sono tante altre ragazze…”
“Smettila di dirmi cosa fare o non fare!” Lo interruppe Lyo. “Non sei mio padre!”
Montò allora sul suo cavallo.
“Aspetta, Lyo…” prendendo le redini Arthos “… bada però di non toglierti la benda sull’occhio ferito… il dottore ha detto che il rischio di perderlo è ancora molto alto… e per essere più tranquillo ti farò accompagnare da due uomini… ehi, voi due!” Rivolgendosi a Daniel e Marco. “Andrete con lui e gli farete da scorta.”
E così, Lyo, Daniel e Marco, presero la strada verso il palazzo di lady Sophia.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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