Discussione: Il Giglio Verde
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Vecchio 06-10-2011, 01.08.42   #525
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Cavaliere della tavola rotonda
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Altea, pian piano, cominciava a prendere possesso di quella casa.
Era una dimora molto antica e lo sfarzo testimoniava la sua natura aristocratica.
La nobildonna irlandese assaggiò la tisana calda insieme ai biscotti che Angry aveva preparato per lei.
La vecchia governante seguiva Altea quasi come un’ombra e la ragazza sentiva gli occhi di Angry fissi su di lei.
E non solo quelli.
Quella casa, infatti, sembrava avere mille occhi inquieti ed indagatori che la seguivano: gli occhi di qualche ritratto, delle statue nei corridoi, persino gli elmi delle armature parevano fissarla.
Ma anche qualcos’altro sembrò turbare Altea: il buio.
La casa, infatti, era perennemente avvolta dalla penombra o, in certi passaggi, addirittura dal buio.
Grosse e spesse tende coprivano molte delle finestre che si aprivano lungo i corridoi o nelle varie sale del palazzo.
Angry seguì, a debita distanza, Altea fino a quando la giovane entrò nella biblioteca per leggere.
“Tu non sarai mai come lei…” mormorò la vecchia governante, mentre chiudeva la porta della biblioteca “… nessuna di voi lo sarà mai…”
Qualche istante dopo qualcuno bussò alla porta della biblioteca.
“Perdonatemi, milady, se interrompo le vostre letture…” disse Roowey ad Altea “… volevo dirvi che ho consegnato la lettera secondo le vostre raccomandazioni… essa ora è in mano a sir Patrick Williams, che la consegnerà personalmente a vostro padre.” Sorrise. “Milady… sono lieto che siate venuta a dimorare in questo palazzo… era da tanto che mancava una gentile presenza femminile e sono certo che farete bene a questa vecchia casa e a tutti noi… la luminosità del vostro sguardo squarcerà le tenebre che ormai da troppo tempo avvolgono queste mura… ma che sciocco che sono!” Massaggiandosi il viso. “Vi sto annoiando con le mie chiacchiere e forse anche distraendo dalle vostre letture! Ora mi ritiro, col vostro permesso... per qualsiasi cosa chiamatemi ed io sarò da voi…” e mostrò un lieve inchino.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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