Lo abbiamo incontrato nel nostro ultimo gdr.
I segni che lo caratterizzano sono l’infallibile spada, la variopinta maschera che indossa notte e giorno e il magico fiore a cui solo confida i suoi sogni: è Tafferuille, l'invincibile spadaccino mascherato, sempre in lotta contro i suoi fantasmi e alla ricerca di chissà quale favoloso tesoro.
Tafferuille è forse la maschera più famosa nella tradizione teatrale della mia antica e nobile terra.
Di origini misteriose, questo inquieto spadaccino è protagonista di tantissime canzoni, ballate e poesie.
Per volontà degli Arciduchi le sue incredibili gesta furono poi racchiuse in una raccolta in prosa, dal titolo “Le avventure di Tafferuille” o anche “Tafferuille in prosa”.
E proprio una di queste avventure farà da sfondo al nostro nuovo enigma…
Tafferuille, smarrito il suo magico fiore, decide di partire alla sua ricerca.
Egli però non conosce altro luogo che il teatro; solo in esso infatti egli vive.
Allora, per magia, attraversa lo sfondo dipinto sul palcoscenico ed entra in un mondo fiabesco.
Qui le maschere prendono vita e tutto assume colori e suoni differenti dal mondo reale.
Tafferuille così incontrerà tre maschere, il Protagonista, il Deuteragonista ed il Tritagonista, le rappresentazioni simboliche dei personaggi del teatro classico greco.
Questi lo sottoporranno ad un enigma e solo risolvendolo Tafferuille potrà riprendere la sua ricerca.
Così i tre cominciano a turno a recitare:
“Ascoltami bene, poiché tu non ti spaventi;
cercalo non in terra o in mare, ma oltre i venti.”
“Non sfidarlo nella sua virtù; nella parola è ultimo signore,
più di quanto non lo fossero Demostene e l’arguto Cicerone.”
“Esso dimora nei Cieli e lo raggiungerà la voce con un salto;
chi dice è una fanciulla, chi un gigante; di Malta è alta e di Cobalto è alto.”
Tafferuille risolverà l’arcano, riuscendo così a riprendere il suo viaggio.
E voi, gentili dame e nobili cavalieri, sapreste dare la soluzione a questo indovinello?