Discussione: Il Giglio Verde
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Vecchio 01-10-2011, 19.10.06   #502
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Hagus allora chiese al locandiere due stanze: una per sé ed una per Melisendra.
I due furono così condotti al piano di sopra per prendere possesso ciascuno della propria stanza.
“Milady, io sono nella stanza accanto alla vostra” disse Hagus a Melisendra “e se vi occorre qualcosa non esitate a chiamarmi. Vi auguro una serena notte.”
Ma poco dopo, quando per le strade anche gli ultimi schiamazzi sembravano spegnersi, Melisendra cominciò ad udire qualcosa.
Era una lenta e malinconica melodia che pareva provenire dal basso, dalla strada.
E più la ragazza sentiva quel suono, più le sembrava familiare.

“E’ un nuovo servitore, padre?” Chiese Melisendra mentre insieme a suo padre scendeva nelle scuderie.
“No, non è un semplice servitore...” spiegò suo padre “... egli ha tutta la mia fiducia e poi è un ragazzo molto in gamba... è un passionale, con un gran cuore, anche se cela tutto questo dietro quella grande rabbia che racchiude dentro di sé... ma ora lo conoscerai.”
Giunsero nelle scuderie, ma di Tyler non vi era traccia.
“Dov’è andato quel ragazzo che è giunto con me stamani?” Chiese il signore di Beauchamps agli stallieri.
“Fino a un attimo fa era qui...” rispose uno di questi “... quel ragazzo sembra essere come il vento... inquieto ed incostante.”
Ad un tratto Melisendra sentì una singolare melodia, che proveniva da dietro le scuderie.
Seguì quel suono e trovò un ragazzo che suonava soffiando in una larga foglia che teneva stretta alla bocca.
E appena questi vide Melisendra smise di suonare, restando quasi incantato dall’immagine di lei.

Quella musica nella notte aveva ridestato in lei quell’antico ricordo.
Un ricordo che sembrava quasi confondersi con l’inquietudine e la malinconia di quella notte.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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