Discussione: Il Giglio Verde
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Vecchio 01-10-2011, 03.47.44   #496
Melisendra
Cittadino di Camelot
 
L'avatar di Melisendra
Registrazione: 27-02-2011
Residenza: Dai boschi nebbiosi
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Melisendra sarà presto famoso
C'erano un sacco di ricordi che si sovrapponevano e mi confondevano. Per un attimo ne fui sopraffatta.
Aveva ragione quando diceva che in passato lo avevo disprezzato. Non faceva parte del mio mondo, eppure era riuscito ad avere l'affetto incondizionato di mio padre, sempre orgoglioso delle sue imprese. Più crescevamo e più eravamo diffidenti l'uno verso l'altro.
Fino a quel giorno, quando era cambiato tutto.

Ero seduta sotto un salice, vicino a un laghetto e osservavo le foglie dell'albero sfiorare l'acqua. Ero triste e nascosta tra quelle fronde speravo di poter dare sfogo ai miei crucci.
Avevo programmato accuratamente la mia fuga ed eluso la sorveglianza di Giselle, quella delle dame di mia madre e delle guardie. Mi ero infilata nel passaggio segreto della biblioteca, che papà credeva che ancora ignorassi, ed ero corsa via. Quel luogo, celato dagli alberi, era il mio rifugio.
Decisi che ne avevo abbastanza dell'etichetta e delle costrizioni a cui noi dame eravamo sottoposte. Iniziai a slacciare i lacci del corpetto e a litigare con tutti quegli indumenti. Avevo bisogno di togliermeli o sarei soffocata.
Dopo molto brigare riuscii a sfilarmeli e mi gettai nelle acque del laghetto.
Rimasi a galleggiare in quelle acque e a osservare le cime degli alberi ondeggiare sotto la brezza.
Il silenzio fu interrotto dal nitrito di un cavallo.
Mi acquattai dietro alcune canne e cercai di aprirmi una visuale.
Repressi un gridolino di rabbia. Che ci faceva lì? Quel posto era mio! Non avevo intenzione di condividerlo con nessuno. Che diavolo stava combinando?
Lo guardai sguazzare nell'acqua.
No, non mi stava cercando.
Arretrai, smuovendo le canne e iniziai a nuotare verso la mia riva.
Una voce alle mie spalle mi fece sobbalzare.
"Ehi! Chi c'è lì?" Nuotai il più velocemente possibile e mi nascosi tra le canne e le felci della riva. "Chi sei? Esci fuori!"
Poi sentii il fruscio di una spada estratta dal fodero e il rumore di fendenti e canne che cadevano sotto di essi.
"Ma sei impazzito?!" gridai, uscendo dal mio nascondiglio. "Metti subito via quell'arnese!" Feci capolino dalla vegetazione, furibonda e sgocciolante.
"Cosa stavi cercando di fare? Di spiarmi, forse?!" lo assalii. Ero impresentabile. La sottile sottoveste di mussola candida mi aderiva al corpo e i miei capelli sgocciolavano acqua dappertutto, ma non aveva importanza.
"Spiarti?" Domandò incredulo. "Io? Tu, piuttosto! Che ci fai qui? E perchè non sei con la tua balia!"
"Balia?! Non ho bisogno di nessuna balia! Ed esigo che tu te ne vada!", in piedi, sulla riva, ci fronteggiavamo.
"Hai ragione, non hai bisogno della balia... ma di un domatore! Evidentemente Giselle dovrebbe imparare a schioccare la frusta!" mi prese in giro.
"Eeeh!!" Ero sorpresa da tanta impudenza. "Come osi? Sparisci subito di qui! Vai a sgrufolare nella foresta! O magari torna da mio padre... vedrai che non ti negherà una bella manciata di ghiande! E ora lasciami nuotare!" gli voltai le spalle.
"Se è questo che vuoi... ti accontento subito!" Non feci in tempo a sentirgli concludere la frase che mi trovai sott'acqua. Mi aveva spinta. Ero scioccata.
Intanto fuori dall'acqua Tyler chiamava il mio nome.
"Melisendra?" iniziava a preoccuparsi. "Dai! Basta... esci fuori!" la sua voce si fece esitante, mentre si chinava dalla riva per scrutare tra le acque del lago. "Melisendra!"
Vendicativa, emersi rapidamente dall'acqua e gli gettai le braccia al collo, quindi lo trascinai con me. Tutto finì con un grido di sorpresa e molti schiamazzi. Quando riemergemmo gli stringevo ancora le braccia intorno al collo e lui mi stava abbracciando. Stranamente non sentii l'impulso di sciogliermi da quell'abbraccio. Lo guardai in silenzio.
CI conoscevamo da tempo, ma quel giorno ci vedemmo per la prima volta.

"Sono contenta di potermi ancora fidare di te..."
Mi alzai.
"Domattina partiremo per la residenza di Lord Tudor, dove al momento sono ospite... e poi..." un sorriso mi illuminò gli occhi "sono ansiosa di visitare le terre di mia madre... sarà un nuovo inizio."
Mi avvicinai a lui.
"Ma abbiamo un altro compito delicato e importante... Giselle. Devo trovare un modo per indurli a liberarla... e trovare il Giglio verde è un'impresa talmente ardua..." sospirai nuovamente. Dovevo elaborare un piano.
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Ama, ragazza, ama follemente... e se ti dicono che è peccato, ama il tuo peccato e sarai innocente.
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