| 
			
			TESTIMONIANZA
 Appoggerò la fronte ai cancelli,ad ammirare la perfezione di quel corpo:
 i seni nudi,turgidi di vita e di latte,le linfatiche rotondità
 adagiate alla muta fontana.
 Acquorei ristagni di larve miste a poesia lambiscono le mani,
 mentre,serrato il tuo iride,implora lo squarcio infuocato.
 Diafana la radice del tuo essere,
 permette di definirne le immagini
 me ne cibo amaramente,con l' ingordigia di chi ha fame e sete d' aria
 ma ignora,incautamente la conseguente violenza dell atto.
 lottano esauste le tue immagini,
 violente trapassano,sporche nelle mie.
 il tuo sentire diviene,presto,il mio.
 mi ingoi in un viaggio di misera e malattia:una trincea,un corridoio
 scavato in terra a forza,mappato di deliri e d' affanno.
 testimonianza fedele agguanta il tuo corpo..smunto e macilento,
 non rimane che il coraggio di guardare quella figura: 1umana cicatrice
 solchi di carne avvizziti da 1 pallore disumano
 sotto le unghie ,terra:il rumore del nulla urlatomi in faccia.
 ti consumi e t lasci morire.
 lo scialbore notturno piange il tuo avido tormento..
 
 ©2010 F.D.S. Tutti i Diritti Riservati
 
				__________________ 
				Così ogni giorno soffro di fame e sazietà, 
Di tutto ghiotta e di ogni cosa priva  .
			 |