Gradevole…
Non credo sia la definizione giusta.
Vagare nei meandri di questa notte attraverso queste vostre parole, milady, è un po’ come percorrere una campagna assopita, dalle atmosfere crepuscolari e dalle forme inquiete.
Una campagna vasta, sconfinata ed indefinita.
E il tutto mi appare come ideale scenario per un romanzo ora dai tratti romantici, ora gotici, che fa dell’attesa e dell’estasi il suo reale motivo d’essere.
Cosa attendete in questa notte, milady?
Chi invocate?
Avete ragione, potreste chiamarlo in mille modi ed egli vi risponderebbe ogni volta.
Invocare così qualcuno nella notte permette di vincere ogni barriera.
Anche la più invalicabile, quella che separa il passato dal presente e dal futuro.
Come il canto di una Penelope, che sospira per un ritorno atteso da sempre, da una vita.
Ma, talvolta, una sola notte, se evocata con l’intensità di queste vostre parole, milady, può confondersi e dissolversi in un’intera vita.
Non sono rime gradevoli le vostre, ma molto di più.
Sono rime che destano e scuotono l’anima e i sensi.
Grazie per averle cantate a questa notte e a noi tutti, milady.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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