Davanti a quel nutrito guardaroba, Gaynor non sapeva decidersi sulla scelta dell'abito da indossare. Indovinando i piani di Missan, sapeva che lui avrebbe voluto vederla abbigliata in modo sfarzoso e provocante, ma lei era ben decisa a non interpretare il ruolo di seduttrice stabilito per lei dal suo compagno. A Magnus il tradimento era punito con la morte, ma Gaynor aveva bisogno di tempo per pensare alla nuova situazione in cui si era trovata suo malgrado. In lei erano saldamente radicati i princìpi di libertà e di uguaglianza tra le genti, ma capiva che quel modo sanguinario di rincorrerli era sbagliato. Forse quella sera, durante il ricevimento, avrebbe avuto qualche risposta alle mille domande che le affollavano la mente.
Dopo aver passato in rassegna tutti gli abiti, ne scelse uno dei più castigati, di un colore neutro che non faceva risaltare nè la sua carnagione chiara, nè il rame dei lunghi capelli, che mortificò in uno chignon. Raccolto tutto il suo coraggio, raggiunse Missan nel salone.
"Eccomi, sono pronta."