Discussione: Il Giglio Verde
Visualizza messaggio singolo
Vecchio 21-09-2011, 01.32.42   #312
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
L'avatar di Guisgard
Cavaliere della tavola rotonda
Registrazione: 04-06-2008
Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
Messaggi: 51,904
Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Il misterioso uomo fissò Elisabeth ed accennò un sorriso.
“In verità, madame, ultimamente in questo paese non c’è poi molto da fare per nessuno…” disse “… il popolo è ancora alle prese con tutto ciò che i Ginestrini non hanno confiscato ai nobili ed alla Chiesa… quando poi il volgo avrà consumato quelle briciole lasciate dai suoi governanti, allora si accorgerà che non basta gridare libertà ed uguaglianza per sfamare i propri figli…”
Fecero allora colazione e subito dopo l’uomo cominciò a prepararsi.
“Avete detto bene…” mormorò “… oggi comincia il nostro cammino e chissà che almeno uno di noi due non possa vedere i propri guai risolversi.” Rise. “Ma prima, mi comporterò da perfetto cavaliere, madame… qualcuno mi ha insegnato che nella vita occorre anche svago… ebbene, ora vi porterò ad un bello spettacolo…”
I due uscirono allora di casa e raggiunsero una locanda, chiamata Del Frantoio.
La locanda era affollata da diverse persone, tutte intente a guardare alcuni giovani riuniti dall’altra parte della strada.
Questi suonavano, cantavano, ballavano e motteggiavano allegramente, attirando l’attenzione dei presenti.
“Guardate cosa ho trovato!” Fece una ragazza mostrando uno straccio trovato a terra. “Questa preziosa seta!”
“Io offro un milione per quello strascico!” Disse uno di quei giovani.
“Io ne offro dieci!”
“Cento milioni!” Ridendo un altro ancora.
“Fermi!” Prendendo quello straccio un’altra di loro. “Il vestito della sovrana non si vende… si strappa!” E lo strappò tra le risate dei suoi compagni.
Ad un tratto un altro di loro assumendo un’aria sostenuta e ponendosi sul capo un capello da contadino cominciò a recitare:

“In ginocchio innanzi a me, rozzi villani!
Anatre e fagiani imbandite per i sovrani!
Basta io che mangi e beva fino a sazietà,
poi dei mali del popolo nessun avrà pietà!”

E tutti in coro:

“Per il bene ed il privilegio della classe,
siamo contenti pur di pagare tante tasse!
Siam affamati, afflitti, derelitti, dissanguati,
ma felici di salvaguardar sovrani tanto amati!”

E le spensierate risate di tutti loro sancirono la fine di quella ballata, mentre quel pubblico improvvisato, in strada, nella locanda e dalle case vicine applaudiva il brio e la gioia di quei ragazzi.
E incitati dal consenso di quel popolare uditorio, i giovani ripresero a cantare la loro irriverente felicità.
Uno di loro cominciò a cantare:

“Saranno grassi e sazi i Ginestrini
e anche quelli magri e mingherlini!
E di certo finalmente mangeranno,
senza indugio e sosta tutto l’anno!
Allora pesce, formaggi e selvaggin,
insieme a frutta, a miele e focaccin!
E ciò senza inganno alcuno, credici,
come hanno fatto finora i chierici!”

E di nuovo risa, abbracci e baci sancirono quei giovani impulsi fatti di allegria e libertà.
Il misterioso uomo ed Elisabeth presero allora un tavolo nella locanda.
Ma la donna si accorse che il suo misterioso compagno era attento a celare quel suo biglietto in una tasca, guardandosi nervosamente intorno.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
Guisgard non è connesso