Dopo aver sparecchiato la tavola, tolsi il mantello....misi le scodelle nell'acqua, e cominicia a lavarle.....Monsieur....aveva un dolcissimo accento provenzale, ricordava i prati fioriti della Provenza.....ma alla parola vino, feci cadere una scodella a terra.....interrompendo quel profumato pensiero.....il braccio comincio' a bruciarmi e istintivamente posi la mano su un segno che portavo sin dalla nascita....Era un Giglio !!....Sentii il mio patrigno urlare con la voce impastata dal vino, " Sarai la nostra sverntura con quel segno sul braccio, stupida bambina finirai sul rogo.....sei figlia del demonio....."...e con violenza mi strofinava il braccio finche' quel fiore si colorava di quel rosso rubino che e' il sangue e col passare dei giorni....i lividi lo facevano sembrare verde...Il Giglio verde.......con gli occhi lucidi mi voltai di scatto, osservavo il bicchiere che quell'uomo mi offriva per poter vivere meglio una notte di stanchezza e stenti......" La mia non e' una congreca.....siamo una piccola comunita', non seguiamo la religione che voi conoscete,per noi c'e' un unico Creatore dell'universo, rispettiamo tutto cio' che e' perfezione e giubilo, le regole che regolano l'universo sono il nostro motivo di vita, non abbiamo metalli ne' quelli esterni che adornano il nostro corpo ne' quelli dell'anima.......non abbiamo divieti se non quello che l'animo stesso.....parlando all'uomo di conoscenza vieta......il vino...il vino e' vita !!! Ma vi prego se potete, evitate di bere, quello che il vino puo' cancellare dalla vostra mente ora....ve lo riversera' sul cuore domani........vi ho parlato di me...perche' non mi dite qualcosa di voi.......se dobbiamo condividere lo stesso tetto, possiamo parlare sino a quando la stanchezza non si impossera' di noi e poi lasceremo che il sonno culli i nostri pensieri...la luce del giorno ci mostrera' la via da seguire !!.....Presi dalle sue mani la coppa e ne versai il contenuto all'interno della bottiglia, aveva ragione, in quel momento era un liquido prezioso....non doveva esser sprecato !!.....il Giglio mi dava un senso di enorme calore e mi resi conto che non avevo dato luce all'ape del libro.....andai alla mia sacca e uscii il libro..." Vi dispiace se accendo qualche candela ? c'e' poca luce qui....." Accesi cosi' tre candele e vi posi vicino il libro....cercavo di essere piu' normale possibile.....sino a quando il Giglio non bruciava piu' e potei udire lo sbattere delle ali dell' ape....aveva ripreso energia........ Raccolsi il mio vestito e mi sedetti su una panca difronte a Monsieur....." Bene......ve ne prego....non so nulla di voi...."
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