Uscito dalla sala lord Tudor, lord Carrinton si avvicinò a Gonzaga.
“Non trovate che sia una splendida sera, milady?” Fissandola. “Vostro zio vi ha imposto di fare gli onori di casa, ma la magica Luna di questa notte mi sospira audacia…” sorrise “… e se vi rapissi a tutti i vostri ospiti? Se facessi di voi l’eroina di uno di quei romanzi di picaresche avventure, dove l’incanto dei sogni si confonde con gli slanci del reale? Potreste dunque rifiutarmi un sogno? Questo vi offro… e all’albeggiare già non ci sarà più… non merito dunque almeno queste poche ore fino al sopraggiungere dell’Aurora?” I suoi occhi in quel momento sembrarono sul punto di unirsi a quelli di lei. “Ditemi di si e tramuterete questa notte nel più radioso giorno di Maggio.” E le sfiorò delicatamente la mano.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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