Mi ero lasciata trascinare di nuovo dalle mie intemperanze, le stesse che la vigile sorveglianza di Giselle e l'esemplare contegno di mia madre avevano cercato di mitigare.
"Accetto con piacere, mio signore... quanto al perdono, penso che i vostri versi lo abbiano già conquistato... siete indubbiamente dotato del dono di servirvi delle parole con grazia e arguzia. Forse dovrei addirittura stare in guardia da tale abilità." Sorrisi.
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Ama, ragazza, ama follemente... e se ti dicono che è peccato, ama il tuo peccato e sarai innocente.
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