Daniel, nel frattempo, era sto portato via da Jalem.
Questi, in precedenza, aveva avuto ordine da Guisgard di abbigliare come si conveniva il nuovo scudiero del nipote del duca.
Guisgard infatti aveva scelto il giovane Daniel come suo scudiero.
Così Daniel ora aveva un ruolo ed un lavoro in questa nostra avventura.
I poemi e i romanzi ci parlano spesso di giovani apprendisti di quella che è la grande scuola della vita.
Il nostro audace ladruncolo, anche se ora si è guadagnato il più onorevole titolo di scudiero di sir Guisgard, sembrava adatto, quasi predestinato, all’avventura.
Era coraggioso, abbiamo visto come aveva apostrofato il burbero lord Tudor, indomito, mai infatti si era abbandonato alla disperazione e allo sconforto, e leale.
Inoltre si era anche meritato, proprio grazie alla sua lealtà, la fiducia del nipote del duca e questa, amici miei, è spesso la chiave, dato che i Tudor erano i nobili più potenti del regno, per riuscire in tutte le cose.
“Ascolta, ragazzo.” Lo chiamò Jalem. “Prendi la carrozza e recati al villaggio. Lì troverai, presso la locanda delle Due Rose, sir Hagus ad attenderti. Prendilo e conducilo qui. E’ atteso da lord Tudor.”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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