“Fate bene a stare in guardia, madame” disse il misterioso uomo ad Elisabeth “e a non fidarvi di nessuno. Ma non credo abbiate molto da temere da me. Non penso siate una nobile in fuga, o una monaca che si nasconde, quindi ci guadagnerei poco se vi vendessi alla Guardia Repubblicana. Conservate pure le vostre forze per quando incontrerete, ed accadrà credetemi, minacce e pericoli ben più reali di quelli che potete vedere in me ora.”
L’uomo controllò la situazione ed il luogo in cui si trovavano e vista la via libera condusse via Elisabeth.
Poco dopo i due giunsero ad una piccola casa, seminascosta tra due vicoletti che si tagliavano perpendicolarmente.
“Prego, madame.” La invitò ad entrare l’uomo. “Non sarà la reggia del principe, ma saprà accoglierci e proteggerci almeno per un po’.”
Preparò allora una fugace cena col poco che aveva in casa e lo divise con la donna.
“Sono sincero…” disse dopo aver mangiato “… trovo curioso, strano, forse assurdo che una donna tutta sola attraversi il paese in questo momento. Soprattutto con l’aria di sospetto che il vostro modo di fare riesce a suscitare in chi vi guarda. Ogni angolo di questo stato pullula ormai di guardie e spie.”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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