Osservai quel giovane con aperta curiosità e lo soppesai con lo stessa stessa sfacciataggine che mi aveva riservato.
"Non sono francese, Nobile Guisgard, sono una dama della corte di Animos... siamo molto più pungenti... e per di più per metà sono inglese. La frivolezza che voi imputate ai natali d'oltre Manica dovrebbe essere mitigata dalla temperanza che mi insegnò mia madre, una lady della casata dei Wendron."
Sorrisi.
"Non posso lamentarmi del paesaggio e dell'atmosfera che si respira nelle vostre terre, giacchè le mie sono diventate ben più tetre... trovo che questi luoghi che voi definite gotici siano invece molto romantici... mi hanno accolto la dolce e malinconica nebbia che avvolge le scogliere di Dover e il calore di questo palazzo... di cosa mai potrei lagnarmi senza sembrare una sciocca?"
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Ama, ragazza, ama follemente... e se ti dicono che è peccato, ama il tuo peccato e sarai innocente.
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