Lord Tudor, nel vedere Melisendra, cambiò espressione e si ricompose.
“Milady, è la vostra presenza che nobilita ed impreziosisce la mia dimora.” Sorridendole. “Ed è una gioia ed un onore ospitare una dama del vostro lignaggio.”
Fissò poi il nipote ozioso sul divano.
“Avete solo interrotto l’ennesima arrabbiatura che mio nipote si diverte a procurarmi… milady, questi è sir Guisgard, il mio unico nipote e bastone della mia vecchiaia.” Fece con ironia il duca. “Guisgard, questa è lady Melisendra Du Blois, Duchessa di Beuchamps.”
“Incantato e vostro schiavo, milady.” Alzandosi Guisgard e sfiorando con le labbra la mano della ragazza. “Purtroppo mio zio è facilmente irascibile…” sorridendo “… io credo che sia questo palazzo… non trovate anche voi che sia, come dire… si, decadente, di un’atmosfera un po’ ammuffita? Io credo che lo eviterei anche da fantasma.”
“Beh, potresti sempre andare a vivere altrove.” Accigliato lord Tudor. “Magari in qualche sperduta landa scozzese.”
“Troppo aspra la vecchia Scozia, caro zio…” accennando uno sbadiglio Guisgard “… ma ditemi, milady, come vi sembra l’Inghilterra?” Rivolgendosi poi a Melisendra. “Io devo dire di essere molto incuriosito da voi. Oh, intendo dire che sono incuriosito dalle donne francesi. Vedete, mi affascina la vostra capacità di far confondere noi uomini… per esempio, perché voi dame d’oltre Manica amate tanto farci ammattire? Quando dite si è spesso invece da intendere come no, mentre poi, talvolta, dite no per voler invece dire si. Ecco perché nei vostri romanzi cortesi gli amori erano così complicati. Ah, quanto è affascinante la vostra cultura.”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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