Discussione: Una storia lontana
Visualizza messaggio singolo
Vecchio 08-09-2011, 21.41.26   #14
Lady Ailleann
Viandante
 
L'avatar di Lady Ailleann
Registrazione: 03-09-2011
Residenza: Matera
Messaggi: 22
Lady Ailleann è sulla buona strada
Uno



<< Tieniti stretta a me, bambina, non allentare la presa! >>. Ginevra, figlia del re Leodegranz, lasciò la mano della sua bambinaia e si aggrappò al suo braccio, stringendolo al petto. Il suo cuore perdeva colpi. Si guardò allora i piedi, conservati in un paio di calzari di cuoio chiari e sporchi e cercò di non pensare a nulla nel tentativo di frenare l'eccitazione. Era certa che nessuno l'avrebbe potuta riconoscere vestita in quel modo, come una contadina. Respirò a fondo ed immaginò di essere una fanciulla qualunque, che passeggiava lungo la valle, al di là del giardino, accanto alla sua cara Nelly. Si strinse nella veste cremisi, e cominciò a sentirsi meglio. << Non hai paura, Nelly? Qui è così buio ... >>, le intimò, tremando appena nell'umido notturno. Nelly rise. << Ma no, bambina! Coraggio su, tra poco raggiungerete la maggiore età, ed ancora giudicate la notte pericolosa e...buia? Con me al vostro fianco? Certo che allora il nostro re dovrebbe preoccuparsi sul serio nel trovarvi un uomo che sappia badare a voi! >>. Ginevra fu punta amaramente dal suo sarcasmo. Non potè che rimanerne infastidita. Alzò lo sguardo, per respirare aria nuova, per immergersi e sentirsi parte del tutto. Attorno vi si estendeva un calore immoto. Gli oggetti dai contorni più precisi si si velavano di luce e mentre le due donne percorrevano il sentiero che portava al Muro della valle, la visuale si faceva sempre più chiara ed immensa: il verde dei colli che torreggiavano intorno ed i contorni di tutte le minuscole abitazioni rimanevano abbrunati; solamente il fiume Rhor che scorreva silenzioso pareva in lontananza una cometa di luce, bloccato dall'argento lunare. La voce mesta della fanciulla spezzò l'incanto.
<< Lascia che siano la mie intrepide sorelle a divenire regine. Il mio buon padre mi affiderà alla protezione dei preti e delle monache di Glastonbury. Il mio destino sarà questo, Nelly. Non sono nata per divenire regina. Ma per servire la mia religione >>. Nelly sbuffò. Posò una mano sul capo di Ginevra e le scostò la cuffia, liberandole i lunghi capelli sulle spalle, che quella notte, illuminati dalla pallida luna, parevano rifulgere di luce d'orata.
<< Sei la fanciulla più bella che abbia mai visto, Ginevra, anche con le vesti sporche di terra, di una semplice contadinella. La più dolce e gentile che conosca. E parli già come una monaca infelice. Certo, non sei la primogenita di tuo padre, nè la secondogenita. Ma a differenza di quelle tue avare sorelle, tu possiedi la ricchezza nel cuore. Questo può bastare per renderti degna di talet itolo. Avanti, prova ad immaginare Lady Gwenda Grande Regina ... io rieco solo ad immaginare quanti gingilli accumulerà e quanta infelicità regalerà al popolo di Camelot e al povero Artù ...>> Ginevra parve confusa.
<< Ma di cosa parli, Nelly? Io non ho nominato ... >>
<<Già, tu non ne sei al corrente, povera piccola! Domattina avremo visite, mia cara. Il figlio di Uther, ci onorerà della sua presenza per discutere della nuova alleanza di guerra con il nostro territorio. La guerra è alle porte. E .... si dice anche che stia cercando moglie ... >>.
Ginevra si ammutolì. Ritornò a guardare il promontorio che in quel momento aveva perduto quell'atmosfera frizzante, di pace, di luce, di eterno silenzio, e si rimise la cuffia.

Ultima modifica di Lady Ailleann : 08-09-2011 alle ore 22.25.19.
Lady Ailleann non è connesso   Rispondi citando