La cella era umida e sporca.
Daniel era incatenato ad una pesante catena bloccata nella nuda e secolare pietra di quel luogo.
Aveva il corpo ancora tutto dolorante a causa delle bastonate subite.
“Sciocco furfante, ora vedrai cosa ti aspetta…” disse ridendo un servitore messo di guardia “… il duca non perdona nessuna mancanza di rispetto verso la sua persona… la nobiltà della sua stirpe è più antica di quella della famiglia reale! Pazzo di un ragazzo, non immagini nemmeno cosa potrebbe accaderti... nella migliore delle ipotesi ti taglieranno una mano… nella peggiore, invece, la testa! Ah, stolto ragazzo…” e cominciò a canticchiare una canzoncina.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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