Ciò che aveva fatto Daniel aveva lasciato tutti stravolti.
“Chi era quel pezzente, milord?” Chiese Carrinton a lord Tudor.
“Un furfante, un ladro!” Rispose ancora adirato il duca. “Ma presto avrà ciò che si merita!”
“Con simili gaglioffi” fece lord Carrinton “saprei io cosa fare, milord. Sulle nostre terre abbiamo diritto di vita e di morte e certi individui dovrebbero avere più rispetto per i propri simili… soprattutto se sono di rango superiore.”
In quel momento nella sala entrò Jalem e riferì a lord Tudor della cattura del giovane ladruncolo.
“Ottimo!” Esclamò il duca. “Ora avrà ciò che si merita!”
Ma l’attenzione del nobile Carrinton fu subito rivolta a Gonzaga ed alle parole che la giovane aveva pronunciato in quel momento.
“Milady…” sorridendo il bel nobile “… ogni vostro desiderio o capriccio è per me un ordine… un dolce ordine… io vi attenderei in eterno… non potrei immaginare modo più sublime di passare la mia intera esistenza… ci ritroveremo domattina qui per la colazione, milady…” e le sfiorò delicatamente la mano con le sue labbra.
Poi salutò con un inchino il duca e lasciò il palazzo del Belvedere.
“Beh, di cosa volevi parlarmi?” Domandò lord Tudor a Gonzaga appena rimasero soli.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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