Lord Carrinton sorrise.
“Allora, a quanto pare, condividiamo più di una cosa, milady…” fissando negli occhi Gonzaga “… vi dirò che anche io ho ormai preso a noia quest’insopportabile e insostenibile aria di corte, fatta di auliche e spesso vuote parole, effimera bellezza e ostentata pretesa di apparire… forse, dunque, ho davvero trovato un mio simile in un mondo vuoto come quello che ci circonda…” si avvicino alla dama e sorrise di nuovo “… ogni mattina amo cavalcare oltre le mie terre, in un luogo che a molti appare incantato, sognante, fuori dal mondo… laggiù circola un’antica leggenda… ma è una leggenda diversa da tutte le altre… è la triste storia di due teneri amanti… e si narra che i cuori puri possano, nel vento, udire i sospiri di lei e le promesse di lui… vi mostrerò quel luogo, se mi farete l’onore di accompagnarmi domattina… naturalmente se lord Tudor acconsente…”
“Siete giovani ed il futuro è vostro…” fece il duca “… però, mio bel Teseo, badate che la mia gemma sarà sotto la vostra responsabilità, se accetterà il vostro invito.”
“Pendo dalle vostre labbra, mia dolce musa…” sospirò Carrinton “… e con me, tutti i miei sogni…”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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