Prima di uscire gli rivolsi un'ultima occhiata sdegnosa.
"Dite ai vostri uomini di setacciare la cripta dei Du Blois a Beuchamps, nell'ossario... Lì troverete ciò che cercate... in fondo mi pare che vi piaccia ciò che odora di morte."
Detto ciò mi voltai verso le guardie che dovevano scortarmi alla mia cella. Il gelo del mio sguardo li colse di sorpresa: non accennarono a sfiorarmi e mi condussero verso le prigioni.
Appena entrai in quel luogo tetro sentii il coraggio e la sfrontatezza venirmi a meno e strinsi così forte la mano in un pugno che mi conficcai le unghie dolorosamente nel palmo della mano. Quel dolore mi fece tornare in me.
Varcai la porta della mia cella e, tra i tanti volti che mi guardarono incuriositi, scorsi quello di Giselle. Corsi ad abbracciarla.
"Oh Giselle... stai bene? Ti hanno fatto del male?" La guardai con preoccupazione. "Non so proprio cosa sarà di noi... mi dispiace averti coinvolta in questa disgrazia..."
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Ama, ragazza, ama follemente... e se ti dicono che è peccato, ama il tuo peccato e sarai innocente.
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