Discussione: Il Giglio Verde
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Vecchio 31-08-2011, 03.03.31   #33
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
“La vostra eloquenza è pari alla vostra bellezza, madame.” Sorridendo il tenente. “Volete lasciare la madrepatria? E perché mai? Per un paese umido e nebbioso, dove siamo odiati e disprezzati solo perché abbiamo raggiunto ciò che altri paesi troveranno forse solo fra secoli?” Un ghigno sorse sul volto dell’ufficiale repubblicano. “Nessuna congiura ha ucciso vostro padre, madame. Egli, come tutti quelli come lui, è stato processato e giustiziato per la libertà del popolo. Chiedete dunque l’esilio, madame? E sta bene, magari vi sarà concesso. Forse. Ma non lascerete questa terra con cose che non vi appartengono. Sapete bene che ogni vostra ricchezza è stata o sarà confiscata dallo stato, perché appartiene al popolo.”
Fece allora un cenno ai suoi e questi strapparono dalle mani di Melisendra e Giselle tutto ciò che avevano con loro.
“Ora vi domando la compiacenza di volerci seguire, madame.” Riprese a dire il tenente.
“Dove volete condurci?” Gridò Giselle. “Non vi basta quello che ci avete fatto? Ci avete strappato l’affetto dei nostri cari e l’amore per una terra che non sentiamo più nostra!”
Ma uno dei soldati le impedì di proseguire, colpendola al volto.
Un attimo dopo Melisendra e Giselle furono portate via dai soldati, mentre sul posto non vi erano più tracce di Marcien e di sua moglie.
La notte proseguiva così il suo corso ed immagini, ricordi e sensazioni confuse correvano nella mente di Melisendra, mentre la veloce ed anonima carrozza le conduceva chissà dove.
E prima ancora che l’alba si affacciasse nel cielo, la figlia del Duca di Beauchamps si ritrovò, da sola, in un’austera sala di un grosso palazzo, più simile in verità ad un vecchio casermone.
Qualche istante dopo un uomo entrò nella stanza.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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