Discussione: Mie Poesie (Drusus)
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Vecchio 01-08-2011, 19.27.01   #115
Drusus
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Drusus ha un'aura spettacolareDrusus ha un'aura spettacolare
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Originalmente inviato da Guisgard Visualizza messaggio
Amico mio, bastano queste parole per descrivere il vostro animo ed il vostro cuore.
E ora ben comprendo da dove vi giunge questa straordinaria ispirazione, mio buon bardo.
E credo di poter dire che ben poche muse ed eroine possono definirsi fortunate come la vostra Marzia
Ma visto che mi concedete il privilegio di domandarvi di quella bellissima poesia, io ne approfitterò
Vi è una ricca e preziosa produzione poetica della Spagna Mozarabica, dove si ama proprio cantare e descrivere la distanza che il poeta sente verso la donna amata.
E la vostra poesia "A Marzia" mi ha ricordato proprio quella raffinata tradizione lirica.
Se i primi versi, come detto, mi hanno affascinato, questi ultimi invece mi hanno incuriosito:

"Sei la paura ch’ eo aggio
Nel sapermi non adatto
De lo cuor tuo ai servigi,
Di non sere chi prediligi."

In tutta la poesia traspare una malinconia neanche troppo velata.
Marzia appare sfuggente, astratta, eterea e chi parla ha paura.
Ma da questi versi non mi è ben chiaro il tipo di paura.
Il poeta ha paura di non essere adatto per servirla, oppure teme di non essere colui che invece lei predilige e quindi ama?
O, forse, crede di non poter incarnare l'ideale prediletto da lei?
E questa sua paura in qualche modo deriva dall'atteggiamento di lei?
Perdonatemi, messer Drusus, se vi ho rubato tempo e spazio.
Ma sono veramente colpito da ciò che anima questa poesia
Mio buon amico mi fa piacere tanto affetto et ardore per un qualcosa ch' i' fo.
Or quindi Vi spiego tosto:

Sei la paura ch’ eo aggio
Nel sapermi non adatto
De lo cuor tuo ai servigi,
Di non sere chi prediligi.

Aggio , ora com' aveo un dì, la paura nel non sere adatto ai favori e servigi de lo core suo e di non sere la persona ch' ella ama. La paura mea anni fa era questa, lo è sempre stata. Or ella ha lo cavaliero suo et eo son conscio che non puote amarme, ma oggi ancor tengo la paura e la dimanda: un dì, in quei dì, lindi ma or lungi, ella m'amava?
La paura ch' eo canto in esta poesia è la paura d'un homo che non sa se sarà adatto a stare a lei accanto, non sapendo neppure s' ella ha 'l cor perso per il poeta stesso, o per un'altra persona.
Spero de haber felicitato l'alma Vostra messere :)
Spero che la metrica et endecasillabi siano boni :)
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