Discussione: La Gioia dei Taddei
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Vecchio 18-07-2011, 04.31.32   #1899
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Pasuan sorrise e baciò con dolcezza Dafne.
Prese allora la sua mano e chiese alla ragazza di condurlo di nuovo in quel luogo infernale.
I due scesero nel ventre di quella tomba, mentre un irreale silenzio avvolgeva ogni cosa.
Le pietre sembrano sudare umidità, mentre le ombre generate dalle torce sulla nuda pietra parevano danzare in un macabro sabba, in attesa di qualche oscuro sacrificio.
Pasuan e Dafne avevano ripercorso la medesima strada, eppure quel luogo sembrava diverso.
Dafne non ricordava e non riconosceva quella strada, sebbene il loro cammino fosse pressoché obbligato.
Ad un tratto, finalmente, la ragazza vide in lontananza una luce.
Con prudenza i due cominciarono ad avvicinarsi a quella luce.
Proveniva da una piccola stanza semivuota ed illuminata da un grosso cero per gran parte consumato.
Ma fu il suo contenuto a turbare Dafne.
In un angolo, voltato di spalle, vi era un uomo seminudo, col corpo tutto ricoperto da tagli e ferite.
Tremava come in preda a chissà quale crisi di paura e farfugliava qualcosa di incomprensibile.
All’improvviso cominciarono ad udirsi degli strani rumori, provenienti da una stanza vicina.
Si sentiva un fuoco che bruciava e qualcuno che si lamentava.
E a quella voce l’uomo girato di spalle cominciò a tremare ancora di più, per poi scoppiare a piangere.
Un pianto straziante e disperato.
Ad un tratto si udì un gemito provenire dall’altra stanza e quel lamentò cessò di colpo.
L’uomo che dava le spalle a Pasuan e Dafne ebbe come un capogiro.
Improvvisamente si udì un grido e qualcuno corse nella stanza.
Era il grottesco bambino che Dafne aveva visto in braccio a quella misteriosa donna.
Il bambino non aveva abiti e mostrava il suo corpo completamente deforme.
Si lanciò ai piedi dell’uomo voltato di spalle e cominciò a strappargli la carne a morsi.
L’uomo gridava per quel terribile dolore, mentre il mostruoso bambino si cibava dei suoi piedi e dei suoi polpacci.
“Dafne!” Disse Pasuan, mentre le grida di dolore di quell’uomo riempivano la stanza. “Dafne, cosa sta succedendo?”
Ad un tratto il cero che illuminava la stanza si consumò ed un buio profondo avvolse ogni cosa.
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