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			Mi ero avvicinata ai due uomini senza fare rumore, come ero abituata a fare di solito, e avevo colto alcune parole della loro conversazione. 
Una di quelle fu sufficiente a farmi sbiancare. 
"Uriel?" Mi aggrappai al braccio del luogotenente e lo strinsi convulsamente. 
"Ho sentito bene! Avete detto Uriel! No... non può farlo..." 
Mi sentii il fiato mancare e riuscii a sussurrare solo: "Mio figlio... non può averlo preso..." 
Gli occhi erano offuscati di lacrime di rabbia e dovetti trattenermi per non prorompere in un grido furioso.
		 
		
		
		
		
		
		
			
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				Ama, ragazza, ama follemente... e se ti dicono che è peccato, ama il tuo peccato e sarai innocente.
			 
		
		
		
		
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