Irrigidii la mascella a quelle parole. Piegai con cura la tunica strappata e la strinsi a me sotto il mantello.
"Siete più stupido di quanto pensassi se credete che voglia prendermi la vostra vita, quando sono in forze a sufficienza da poterlo evitare... ho più rispetto per la vita di quanta ne abbiate voi, sembra... inoltre, credo mi sareste indigesto."
Socchiusi gli occhi e lo guardai nel modo più torvo possibile.
"Avete due possibilità... o andate da solo a prendere Gavron o dovrò ordinarvelo... e vi assicuro che lo farete e vi accorgerete di avermi ubbidito solo una volta fuori dalle mura di questa città!"
Incrociai le braccia e lo guardai freddamente.
"Sono certa che, là dove ho lasciato il bambino, troverete compagnia meno recalcitante e più consona a voi della mia... ecco, la strada è quella mi pare."
Indicai alcune stradine che conducevano nella direzione giusta e lanciai un'occhiata alle finestre delle case che ci circondavano. Sperai che quella discussione non avesse attirato troppa attenzione.
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Ama, ragazza, ama follemente... e se ti dicono che è peccato, ama il tuo peccato e sarai innocente.
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