Dibattito tra la vita e la morte
DIBATTITO TRA LA VITA E LA MORTE
Chiese un dì l’ oscura morte alla vita:
-“cosa darai quando finita sarà la sorte?”-
Rispuose la vita:- ” gioia ma non infinita
Son eo e cert’ un dì donerò te, la morte.”-
La morte disse: -” io dono te: sì sbiadita
Che me traina innanzi alla mala corte,
Che t’ impegni a letizia co’ parol fallaci
E frodi l’ homo che per te finirà in braci.
Or dunque pensi de sere miglior de me?
De me ch’ ad ogn’ omo do pace etterna
Lungi da lo amor, da lo dolore e da te!”-
E la vita: - ”vivran al sol d’ una lucerna
Fioca e chiederan ritorno a me, mercè!”-
Rispuose la morte -”Saranno in caverna
Che sì meno dole de la speme che dai!
Ch’ un mio abbraccio non donerà li guai.
Ah, vita! Bugiarda, vile e sagace attrice
Che gioie imperiture non modellasti mai,
Sol marionetta di risa e acre peccatrice,
Sol fai errar l’ ommini, narrando amari lai.
Ma sì fai lo mestier tuo, illusoria scrittrice
Ch’ a me sovrana ogne fiate guarderai”-
Or si guardano e concludono a tavolino
Le di lor favelle: tra ‘l bon vino sopraffino
Esse prendon le brillanti et nere mantelle:
Silenzio; sorrid’ una a l’ altra: ‘l riso è fino
E s’ alzan ridenti per sere di noi sentinelle.,
In taverna sol vi son loro ed il real triclino.
Ecco pronunziar l’ ultimi verbi dell’ ancelle
Che si posan all’ ombra d’ un baldacchino,
Regnanti su noi, dandoci piaceri e vermi,
Tenendoci ne’ loro manti dolenti e fermi.
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Vita - “abbraccio l’ homo e dono felicità ! ”
Morte - “capirà poi che non è gaia cosa ”
Vita - “ ei meco ogne dì ‘l mio nome loderà! ”
Morte - “ inutile, se con me egli poi riposa ”
Vita - “ de li anni de letizia ei da me godrà ”
Morte - “ ma ‘l mio alito sul bimbo si posa ”
Vita - “ esto è perché tu amor non vedi “
Morte – “ no, esto è perché tu lo concedi”
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