Il piccolo Morgan bussò alla porta di Sayla e la ragazza lo fece entrare.
Il bambino non tradiva nessun imbarazzo o timidezza.
Anzi, con molta naturalezza sorrise a Sayla e si sedette su uno dei grandi cuscini vermigli che facevano da divani.
“Io sono Morgan…” disse sorridendo “… sei molto bella, sai? Ti ho vista quando arrivasti qui con quel cavaliere. Domattina ti piacerebbe giocare con me nel cortile? Ci sono anche altri bambini.” Tossì. “Sai che ho anche un pony? E’ stata lady Layla a regalarmelo. Si chiama Behm. Vuoi vederlo?”
Ma la tosse, prima solo accennata, cominciò ad aumentare vistosamente.
“Quando…” ansimando il piccolo Morgan “… quando fa caldo, la tosse diventa più forte…” tossì per qualche altro istante, per poi riprendersi pian piano.
“Hai visto quel cavaliere che ha sfidato la prova?” Chiese poi a Sayla. “Anche altri che si sono presentati questo mese sono stati uccisi in quel modo. E’ sempre la testa dei cavalieri che viene colpita.” Fissò fuori nell’oscurità, in direzione del verziere. “Se vedi gli elmi sulle lance sono tutti ammaccati o perforati.”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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