Mi alzai in piedi e, conservando un'espressione austera, mi spazzolai lievemente la gonna con una mano svolazzante.
"Sto bene..." riuscii a sussurrare a Guisgard, poco prima di seguire il guardiano per i corridoi.
Appena ci introdusse alla presenza dell'oscuro signore di quel luogo, mi inchinai e presi la parola.
"E' tutto risolto... ora è a vostra completa disposizione, qualunque pasticcio avessi creato nella sua mente, ormai essa è bianca come un foglio intonso."
Non riuscii a trattenere un colpo di tosse.
"Chiedo scusa..." sussurrai.
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Ama, ragazza, ama follemente... e se ti dicono che è peccato, ama il tuo peccato e sarai innocente.
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