“Ora calmati, Dafne…” disse Pasuan, dopo aver udito le parole della sua amata “… ascoltami… ma ascoltami bene… quello non è il nostro Hubert… non può essere lui… non in questo luogo…”
Ad un tratto si udì una risata, sgraziata e stridula.
“Un bambino è sempre un bambino…” mormorò la figura avvolta nel mantello “… pensate forse che il mio bambino non abbia gli stessi diritti del vostro?”
Pasuan strinse a sé Dafne, come se avesse avvertito un imminente pericolo.
“Io amo tanto il mio bambino…” continuò la misteriosa figura “… è così bello…”
Si abbandonò di nuovo a quella sua delirante e terrificante risata.
“Chi sei, maledetta?” Domandò con rabbia Pasuan, stringendo a sé Dafne e puntando la spada contro quell’inquietante figura.
“Sono una donna, una madre…” rispose questa “… proprio come lo è la ragazza che tenti così disperatamente di proteggere, cavaliere… ma chi proteggerà te?”
E finalmente si voltò, mostrando il suo terrificante aspetto e quello del suo mostruoso bambino.