Citazione:
Originalmente inviato da Sir Aphelion
PS: un piccolo sospetto, se permettete: ma cosa ci facevate allora nella camera di Ginevra, quando ne coglieste la rosa  
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Mio signore, questa è una giusta domanda, anche se non è la domanda giusta!
Comincerò col dirvi che, come il mio maestro Merlino, sono un custode di simboli (e non posso usare un termine diverso).
Voi avete raccontato di una vicenda accaduta stamattina, ma vi assicuro che non era stamattina e anche sì.
Dite che eravate nel nostro splendido giardino, ma non era così. E la dama, e Ginevra, e Lancillotto e la stessa Camelot non erano quelli che noi conosciamo. E tuttavia lo erano. E l'Emrys di cui vi hanno parlato, non ero io eppure lo ero.
In tutto questo, solo quella rosa era sé stessa. E, per dirla tutta, solo quella rosa è veramente reale, pur non essendo una rosa. E il mio compito è stato, o meglio sarà, o forse è, quello di trovarla e di custodirla in un luogo dove è necessario che stia, anche se non è mai lo stesso. E, a dire il vero, non è neppure il mio compito e lei non è mai dov'è.
E voi l'avete trovata e le avete dato una nuova sede; eppure voi non l'avete fatto e lei non ha mai cambiato sede: mai, sin dall'inizio dei tempi!
Per questo vi dico che non ero nella stanza di Ginevra e tuttavia c'ero.
La risposta forse non è comprensibile, ma è così che deve essere... o forse, semplicemente, non posso rispondervi!

P.S. - D'accordo! Mi sa che nell'impasto del pane di stasera c'è finita della segale cornuta!