"Osate paragonarmi ad una dama di corte?" urlai in preda all'ira a Lady Layla; "Voi non avete la minima idea di chi sia io! Sarò pure giovanissima, ma io sono una Prescelta...".
Non sapevo quanto suonassero minacciose le mie parole a Layla. Non sapevo nemmeno se lei conoscesse la storia dei Prescelti, coloro a cui un Dio dona parte dei suoi poteri. Nishuru, visibilmente preoccupato ed irritato, mi portò via da lì.
Io quella l'ammazzo! Appena riusciremo a liberare Lady Talia dall'incantesimo, io la sgozzerò, quell'insopportabile strega!!!
Seguii Nishuru e ascoltando le sue parole m'irritai non poco e persi completamente la ragione, lasciando che, per pochi secondi, Theenar prendesse il sopravvento.
Urlai, torsi il polso di Nishuru, lo feci cadere e lo bloccai a terra premendogli il mio ginocchio sul suo petto. Il suo respiro si fece pesante.
Estrassi poi il mio pugnale e glielo puntai alla gola.
"Sta zitto, Nishuru, figlio di Erther! Ricorda chi hai davanti, ricorda con chi parli! Io sono Verdammt la Maledetta, la figlia del tuo Signore! Porta rispetto!!!" gli dissi urlando e dicendo ciò premetti ancor di più la lama sulla sua gola. Un rivolo di sangue gli scese lungo il collo.
No! Fermati! Lui è un tuo fedele servo! Mio Signore, risparmiatelo!
Theenar si placò e io riacquistai lucidità.
Mi sedetti sull'erba e Nishuru scivolò lontano da me, impaurito.
"Scusami..." mormorai dispiaciuta.
Lo guardai e sorrisi. Mi avvicinai e mi accoccolai tra le sue braccia.
"Tu e Luna state insieme." non era una domanda, era un'affermazione.
Lui mi guardò, con sguardo interrogativo. Capii cosa cercava di spiegarsi.
"No, non me l'ha detto Luna, l'ho capito io, da sola. Ho notato come vi guardate e alla cattedrale, come suo accompagnatore, c'eri tu. Di solito l'accompagna sempre Pardyon..." mi scappò una risatina nervosa.
Ma la nostra chiacchierata fu interrotta da delle grida. Un uomo, annunciò di voler vincere la Dolorosa Costumanza.
Nishuru si stava alzando per andare a vedere, ma io lo trattenni.
"No, ti prego. Restiamo qui. Sono sicura che ci saranno solo inutili spargimenti di sangue. Sarebbe come offrire carne fresca a Theenar. Io ne sarei felice, ma... non ora..." dicendo ciò abbassai lo sguardo e mi sdraiai sull'erba.
Nishuru si mise di fianco a me e rimanemmo così ad osservare il cielo, in silenzio.
"Spero che Luna non sia gelosa!" sussurrai e risi piano.
Dopo un po' Luna ci venne a chiamare dicendoci che era pronta la cena.
Raggiungemmo a passo svelto la sala in cui si teneva il sontuoso banchetto e nel frattempo Luna ci raccontò cos'era successo al cavaliere che si era presentato a palazzo.
Non dissi una parola.
Ci sedemmo a tavola ed io, per tutta la durata del banchetto, guardai minacciosa Lady Layla che ricambiò più volte il mio sguardo, sorridendo malefica.
Siete già morta, Mia Signora.
Risi piano, gustando appieno quel pensiero. Ritornai poi a fissare Lady Layla.
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"La Morte non è una punizione, ma una liberazione" Dragon Heart.
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