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Vecchio 08-07-2011, 20.22.23   #3844
Sir Aphelion
Bannato
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Messaggi: 75
Sir Aphelion sarà presto famoso
Desidero raccontarvi brevemente (spero) una vicenda alquanto strana che mi è capitata questa mattina, e chiedervi qualche vostra interpretazione a riguardo.

Purtroppo ho trascorso l'intero pomeriggio ad affrontare & sconfiggere sassoni antichi, che ancora una volta volevano mettere a repentaglio la nostra quiete. Oltretutto ho aiutato (spontaneamente e senza che fosse minimamente di mia competenza) il nostro caro Emrys nei lavori che gli avete assegnato con barbari atti di nonnismo.
Comunque sia, per questa ragione e per tante altre che non sto qui a raccontare, arrivo solo adesso a narrarvi quella che può essere definita la storia della rosa rossa.


Questa mattina all'alba passeggiavo per il nostro splendido giardino.




Una bruma mattutina avvolgeva ogni cosa d'un alone di mistero, dal quale emerse d'improvviso una fanciulla che, a prima vista, ma anche successivamente, mi parve del tutto sconosciuta.
Pensai: lady Talia non può essere, poiché sta giocando con i coccodrilli, llamrei sta facendo colazione (non preparata da lei stessa, si sa), lady Gonzaga si ode in lontananza che sta suonando la cetra, mentre Sibilla stava gustando un attimo fa un sorbetto, seduta su una panchina.
Chi poteva essere dunque tale fanciulla? Mi avvicinai per domandarglielo, ma lei parve non notarmi neppure. Stava fissando infatti un cespuglio di rose rosse, e temendo di interrompere qualche suo dolce pensiero, le chiesi infine: "Perdonate il mio ardire, milady, ma non mi parve di scorgere mai il vostro volto tra le altre dame di Camelot. Se conoscessi il vostro nome, volentieri potrei annoverarvi tra le altre".
Rimase alcuni istanti ancora ad osservare le rose, poi si girò verso me, di modo che finalmente potessi scorgere il suo volto.
Adesso non voglio cercare parole per descriverne la bellezza, poiché sopra ogni altra cosa era palese una caratteristica: esprimeva uno stato di grande malinconia! Tuttavia rispose: "Salve, cavaliere. Il mio nome è inciso in ogni pietra che costituirà i ruderi di quest'edificio, è l'eco in ogni lamento che mai si sentirà in questo luogo, è il nome delle pagine più tristi dei racconti che mai riguarderanno Camelot".
Bene, pensai .
"E il vostro?", mi domandò la fanciulla dal nome strano.
"Anche il mio... deve essere inciso da qualche parte... e di tanto in tanto riecheggia".
Così si voltò nuovamente verso il cespuglio. Fu lì che notai una cosa piuttosto insolita: le rose rosse erano tutte identiche, eppure ella ne fissava una in particolare. Così le chiesi:
"Perdonatemi ancora, milady, ma come mai osservate in particolare quella rosa, quasi non vi fossero tutte le altre? Non sono forse identiche?"
"Non lo sono affatto, cavaliere dal nome strano. Se la osservate bene, questa è di una colorazione molto più intensa delle altre".
Mi avvicinai alla rosa, e notai che, mentre tutte le altre erano di un rosso perfetto, questa aveva i petali quasi vermigli, molto più intensi.
"Non dubito che sappiate spiegarmi come mai sia così".
E la giovane mi spiegò: "Dovete sapere, che ci crediate o meno, che questa, e dico esattamente questa è la rosa che Lancillotto un tempo colse esattamente da qui per donarla alla sua Ginevra. Da lì ebbe inizio quel che probabilmente già saprete, visto che siete cavaliere di Camelot".
Visto che rimase qualche istante in silenzio, le domandai: "Se Lancillotto la colse, come mai è ancora qui?"
"Semplice", rispose, "questa rosa, o meglio il dono che rappresenta, è stata l'inizio del disfacimento di Camelot, dei cavalieri della tavola rotonda e di tutti i loro propositi. Come vedete però, giovane cavaliere, il castello di Camelot è ancora qui, agli occhi di chi vuol trovarlo, così come gli antichi propositi. Questa rosa ricrescerà in eterno, finché qualcuno non la regali con sincero affetto a Ginevra. Fino a quando ciò non accadrà, ella... ...tornerà sempre davanti a questo cespuglio, ma appena un cavaliere le vorrà donare un nuovo amore, questa trama si spezzerà, e l'anima di Ginevra sarà libera, finalmente, di lasciare questo posto".
Dopo un po', aggiunse: "Ed ogni volta che ricresce, assume una tinta un po' più scura di quella precedente, e temo che un giorno diventi nera".

A quel punto rimanemmo in silenzio, finché non le domandai: "Visto che ricresce ogni volta, quella originaria colta da Lancillotto... che fine può aver fatto?"
"Posso dirvelo senza alcuna esitazione: un bardo valoroso di quei tempi, il suo nome è Emrys, la trovò nella camera di Ginevra. Allora decise di custodirla tra le pagine di un libro, che presumo si trovi ancora nella biblioteca di Camelot.

La fanciulla si voltò nuovamente verso la sua rosa, così mi recai in biblioteca. Ovviamente sapete tutti dove si trova, per cui non occorre che ve lo descriva. Cercai tra i libri più antichi, quando ad un certo punto trovai una rosa schiacciata tra le pagine di un libro. In realtà i petali erano di un colore molto più chiaro rispetto a quella del cespuglio. Non fui in grado di decifrare la calligrafia su quelle pagine, ma senza alcun dubbio riconobbi la firma del nostro ottimo Emrys.

Uscii nuovamente, raggiungendo il cespuglio delle rose. La fanciulla non c'era più. Rimasi solo, non ricordo quanto a lungo, infine presi una decisione. Non saprei se sia stata quella giusta, ma nei miei intenti lo è: colsi la rosa dal cespuglio, salii sulla torre più alta del castello, strappai tutti i petali, tenendoli in mano, ed attesi un folata di vento. Finalmente arrivò, così liberai i petali, che si sparsero per il giardino, ma soprattutto oltre i confini.

Uscii nuovamente, girando per il giardino. Non c'era nessuno, fino a quando vidi nuovamente la stessa fanciulla volgersi leggera verso l'uscita, quasi seguisse il vento con i propri passi. Si voltò verso di me, e disse: "Aphelion, non so se mai gli affetti di un cavaliere lo avrebbero spinto a regalarmi la rosa, ma adesso non dovrò rimpiangere più l'amor perduto, bensì seguirò i petali ove il vento li porta".
Così la fanciulla uscì per l'ultima volta da Camelot.

Non trovate anche voi che il tramonto oggi sia molto più rubicondo del solito?


Ultima modifica di Sir Aphelion : 08-07-2011 alle ore 20.35.40.
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