Discussione: La Gioia dei Taddei
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Vecchio 08-07-2011, 11.16.31   #1776
Talia
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Talia sarà presto famosoTalia sarà presto famoso
Le parole di Layla suonarono alle mie orecchie in uno strano modo...
“Non temere, Yelia. Nessuno può vincere la Dolorosa Costumanza. Tu aspetta che tutto sia finito, prima di uscire dal palazzo.” aveva detto...
La osservai stupita... che cosa significava?
Nessuno poteva vincere quella prova?
Dunque stava deliberatamente mandando quell’uomo al macello!
Layla si ritirò, ma io non potei: rimasi nel salone e, da una delle alte finestre, continuai a sbirciare di nascosto il cortile con un vago senso di nausea alla bocca dello stomaco... vidi il cavaliere di nome Echemback fare un buffo inchino ai suoi e avviarsi per il sentiero segnato dalla lance... passò poco tempo, troppo poco per credere che ci fosse stato un vero scontro, e il cavallo fece ritorno nel cortile, trascinando il corpo morto di quell’uomo presuntuoso.
Qualcosa dentro di me si strinse, l’aria mi mancò per un istante e un forte senso di disagio mi colse... quell’uomo era presuntuoso e volgare, era vero, ma nessuno meritava di morire a quel modo, pensai mentre i miei occhi indugiavano -mio malgrado- sull’elmo spaccato e rosso di sangue. Nessuno meritava una fine simile. E nessuno aveva il diritto di dispensare la morte con tanta noncuranza. Eppure Layla lo aveva fatto: aveva lasciato che quel cavaliere andasse a morire senza batter ciglio, aveva gestito la cosa come se si fosse trattato di un affare di nessun conto...
Il mio senso di disagio si intensificò, un disagio profondo che giungeva da ben sotto quello strato di nebbia che oscurava la mia mente, un disagio che giungeva da qualcosa che avrei forse potuto definire ‘coscienza’...
Poi Layla tornò sul terrazzo.
Io abbandonai la nicchia della finestra nella quale mi ero rifugiata e la raggiunsi, proprio mentre lei dava disposizione agli uomini del cavaliere morto di andarsene e non tornare più.
Tardi... pensai ...è troppo tardi! Avrebbero dovuto seguir prima quel consiglio!
Ma Layla già non si curava più di loro: la sua attenzione si era spostata altrove, adesso.

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Originalmente inviato da Guisgard Visualizza messaggio
Poi si voltò e riconobbe Icarius nel cortile.
“Triste fine per quel cavaliere, vero, milord?” Fissandolo con un sorriso compiaciuto, quasi a voler scoraggiare ogni proposito del signore di Capomazda.
“Già, triste e misera fine, milady…” rispose il taddeide “… ma io non sono come quel cavaliere… rammentatelo, mia signora… rammentatelo…”
Udendo quelle parole e quella voce, mi voltai di scatto.
E lo vidi.
Se ne stava distrattamente appoggiato ad una scala che qualcuno dei paggi di Layla aveva dimenticato in un angolo del cortile.
Lo guardai per un momento e, subito, tutto il resto scivolò via dalla mia mente: il cavaliere morto, lo sgomento e la paura che avevo visto negli occhi dei suoi uomini, il disagio per l’atteggiamento di Layla... tutto quanto.
I miei occhi incrociarono i suoi e sorrisi, accennando un piccolo saluto.
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** Talia **


"Essere profondamente amati ci rende forti.
Amare profondamente ci rende coraggiosi."

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