Pasuan lasciò che Dafne prendesse con sé il pugnale.
“Si, ma sta attenta…” disse il cavaliere “… usalo al minimo segnale di pericolo… e sii decisa nel farlo. Ora proseguiamo uno per volta come hai detto tu, ma restami vicina…”
Fecero alcuni passi e Pasuan tornò a parlare:
“Stiamo scendendo… l’aria è più umida… ma di questo passo non troveremo di certo l’uscita… anche se tornare indietro credo sia pericoloso… le streghe non sono come quelle delle favole, Dafne… una volta, quando ero cadetto ad Acerrogne, un distretto del Nord, ho assistito ad una pubblica esecuzione di una donna accusata di stregoneria… lei gridava e si definiva innocente, tanto da muovere a compassione molte persone che assistevano… me compreso… ma quando il fuoco l’avvolse tutti noi vedemmo qualcosa di incredibile, di mostruoso… quella donna, la strega… mutò aspetto e voce… e cominciò a vomitare folgori e fiamme… e più si inceneriva più gridava, maledicendoci tutti…”
Ad un tratto Dafne vide una luce infondo al passaggio che stavano attraversando.
Proveniva da una piccola stanzetta laterale.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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