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			Appena lo vidi barcollare verso di noi sentii una morsa al cuore. 
"Fate rimanere il vostro servo... qualcuno dovrà portarlo via quando avrò finito..." 
Mi avvicinai a Gavron e gli accarezzai il volto stanco e sporco. 
Lanciai un'occhiata nervosa in direzione della spada. 
Presi Gavron in braccio, era così debole. Posò la testa sulla mia spalla e poi guardai la figura incappucciata. 
"Ricordate la storia di Aifa?"tergiversai, tornando ad accarezzare il piccolo Gavron, esausto "Fin dove può arrivare la fame d'amore e di libertà..." 
Radunai gli spiriti. C'erano delle fiaccole appese ai muri e una candela sul tavolo. Ero quasi pronta. 
Guardai Gavron e lo sentii esausto.
		 
		
		
		
		
		
		
			
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				Ama, ragazza, ama follemente... e se ti dicono che è peccato, ama il tuo peccato e sarai innocente.
			 
		
		
		
		
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