"Non amo uccidere, ma questo è ciò che sono... se non mi nutro muoio. E questo è tutto." Ricordai una delle punizioni afflittemi dal mio antico padrone, quando mi aveva negato il nutrimento per farmi capire quanto fosse inutile combattere la mia natura. In un certo senso aveva avuto ragione.
Mi sentii meglio, anche se gli occhi e le tempie mi dolevano un po'.
"Continuate a confondermi con una dama, una delel tante dame che sono felici di indossare nastrini rosa e lanciare fazzolettini ai cavalieri, si occupano della casa e muoiono circondate dai figli e dai nipoti, invece io sono solo un'incantatrice: questa è la mia natura. Mia e della mia stirpe."
Mi alzai e uscii.
"E ora seguiremo loro." Due bizzarre luci azzurrine si materializzarono davanti a noi e subito iniziarono a correre, soffermandosi talvolta ad attenderci.
Li seguimmo.
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Ama, ragazza, ama follemente... e se ti dicono che è peccato, ama il tuo peccato e sarai innocente.
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