“Già, i nostri padri…” disse malinconicamente Guisgard, fissando quei riflessi delle candele nel vino “… eh, si, avete perfettamente ragione!” Esclamò sorridendo. “Stasera siete particolarmente loquace e sarei sciocco a non approfittarne! Anche perché, detto tra noi, se andassimo ora a letto saremmo gli unici a dormire in questo palazzo!” E rise di gusto. “Da piccolo una volta vidi un’incredibile figura… era completamente coperta da una corazza luccicante, con una tunica rossa sul petto… restai incantato… mia madre mi raccontava che nulla era più bello di un Angelo di Dio ed io, nel vederla, pensai subito di trovarmi davanti ad uno di quegli Angeli… vinta la paura gli chiesi chi fosse… e rispose con una parola che ancora oggi echeggia nella mia mente… cavaliere… sono un cavaliere, mi disse… e cosa cercate, gli domandai… il Santo Graal, rispose… gli chiesi cosa fosse… lui sorrise e si segnò tre volte… e quando l’avrete trovato, chiesi ancora… mi rifugerò nelle Isole Felice, mi rispose… si trovano al di là del mare e lì nessuno invecchia…” fissò Melisendra ed accennò un sorriso “… e voi?” Le chiese. “Voi credete nell’esistenza di quelle isole? Le avete mai cercate davvero?”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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