29-06-2011, 18.00.19
|
#1617
|
Cittadino di Camelot
Registrazione: 08-04-2010
Residenza: Ignota ai più
Messaggi: 2,235
|
La verità...
Trattenni il respiro a quelle parole della donna e strinsi più forte il calice che tenevo tra le mani.
La verità...
Chinai appena la testa. Ciò che mi era stato chiesto mi aveva scosso l’anima e non ero certa di quello che aveva causato in me... mi sarebbe occorso tempo per assimilare l’idea, tempo per comprendere il mio stato d’animo...
Ma non l’avevo.
Non avevo tempo... improvvisamente mi resi conto di quanto poco conti tutto il resto quando non si hanno che pochi attimi per prendere una decisione tanto importante.
“Talia...”
La voce ferma di mio padre mi riscosse, sollevai gli occhi su di lui.
“Talia, ho bisogno di una risposta. Adesso!”
Mossi gli occhi tra lui e i due uomini che stavano al suo fianco: uno era il suo più vecchio e fidato consigliere, l’altro era un uomo che non avevo mai visto prima ma che sapevo essere un ambasciatore giunto da Capomazda.
“Lui... beh, lui che cosa dice?” mormorai, nel disperato tentativo di prender tempo.
“Lord Rauger scrive...” iniziò il principe, gettando un occhio alla lettera che stringeva tra le mani.
“Non ho chiesto cosa scriva lord Rauger, padre!” lo interruppi “Ho chiesto che cosa pensa lui... di questa... faccenda! Ti prego, vorrei conoscere la verità!”
Gli occhi di mio padre sembrarono volermi perforare ed entrare nella mia mente...
“Milady...” si intromise a quel punto l’ambasciatore “Milady, come il nostro augusto signore lord Rauger scrive, tutti a Capomazda sono entusiasti... lord Icarius per primo...”
Ma mio padre lo interruppe con un rigido e intransigente movimento della mano. Mi osservò ancora per un istante...
“La verità! Niente è più meraviglioso e più pericoloso allo stesso tempo... la verità... è questo che vuoi?” sospirò “E’ giusto... in fondo persino una verità che ferisce è meglio, a conti fatti, di una bugia di comodo. Ma la verità è che io non so ciò che tu chiedi, mia piccola Talia. Tutto ciò che so è in questa lettera.”
Ci scambiammo ancora un’occhiata... volevo bene a mio padre e lo rispettavo più di qualsiasi altra persona al mondo, in quel momento seppi che anche lui rispettava me.
E quelle parole non le avrei dimenticate mai più.
Infine decisi... mi inchinai e mormorai: “Acconsento a questo matrimonio, signore. Sono contenta!”
Quel ricordo durò appena un battito di ciglia, un istante dopo era già svanito e io stavo ancora fissando Layla.
La verità...
Qual era la verità di Icarius?
E in quel momento capii che, qualsiasi essa fosse stata, sarebbe stata la sola cosa giusta da perseguire. Sorrisi appena.
“Forse avete ragione, dopotutto, milady...” mormorai “La verità, qualsiasi essa sia... beh, vale sempre la pena di cercarla.”
Sollevai il calice, quindi, e ne bevvi l’intero contenuto... era liquido e fresco, ma impalpabile contro le mie labbra, era come bere una nuvola.
Riabbassai il bicchiere, infine, e tornai a guardare Layla...
Pregavo, in quel momento... pregavo silenziosamente che Icarius trovasse la sua verità, pregavo che questo non lo conducesse alla rovina, ma pregavo anche egoisticamente che non dimenticasse il suo cuore.
Citazione:
Originalmente inviato da Guisgard
In quel momento arrivò Shezan.
“Milady…” disse agitato “... Morgan ha avuto un’altra crisi…”
A quelle parole Layla corse fuori in giardino.
|
Rimasi per un attimo interdetta da quella rapida scena...
Ma subito mi riscossi: appoggiai il calice sul tavolo e corsi fuori, dietro a Layla e a Shezan.
__________________
** Talia **
"Essere profondamente amati ci rende forti.
Amare profondamente ci rende coraggiosi."
|
|
|