“Allora vado subito a mettere in tavola!” Disse Gavron correndo in cucina.
Poco dopo si cominciò a sentire il buon odore di quella minestra per tutta la piccola casa.
Guisgard, intanto, passeggiava nervosamente accanto alla staccionata.
“Tutto tace…” mormorò “… tutto sembra essersi ammutolito in questo posto… comincio a non sopportare più questo silenzio… forse gli uomini di Monteguard mi staranno dando ancora la caccia… o forse sono troppo impegnati a preparare le difese della cittadella… chissà se Morrigan è riuscita a scoprire qualcosa… forse non avrei dovuto coinvolgerla… forse non serai mai dovuto venire in questo posto… ora c’è anche la questione della spada… e poi…”
Si voltò a fissare per un momento la casa di Gavron.
“Almeno questo posto per ora è sicuro…” guardò di nuovo il cielo, come se cercasse un segno nell’infinito firmamento che sovrastava Capomazda.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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